Massimiliano Terzo - regista, autore, sceneggiatore e documentarista
Massimiliano Terzo è un regista per il cinema, per la lirica, per la prosa, la documentaristica, il reportage. Inizia la sua carriera professionale con i
grandi maestri del cinema italiano quali: Mario Monicelli, Sergio Leone, Ermanno Olmi, Sandro Bolchi, ha ricevuto le prime nozioni documentaristiche da Mario Soldati, il suo maestro per la direzione della fotografia è Aldo De Robertis, seppur da giovanissimo ha seguito stage di Giuseppe Rotunno e di Vittorio Storaro, ancora giovane è stato un operatore cinematografico impegnato in filmati altamente professionali.
Nasce in Umbria, già da giovanissimo si avvicina casualmente al cinema durante le riprese eseguite nel quartiere E.U.R. del film "Boccaccio '70" regia Federico Fellini, era un ragazzino fra i tanti scelti come comparse. Figlio d’arte da parte di madre già pianista prima della guerra al Teatro dell’Opera
e al Teatro Massimo di Palermo e padre gioielliere, all'età di quattordici anni si iscrive all'Istituto di Stato di Cinematografia e Televisione, successivamente continua i suoi studi per la regia al Centro Sperimentale di Roma ed in seguito si laurea in Scienze della Comunicazione.
Nel 1968 svolge il suo primo incarico professionale come operatore di ripresa matricola E.N.P.A.L.S 0589764, per interviste a noti autori e politici. Nello stesso viene chiamato dal cinematografico della Rai come assistente alla macchina da presa per lo sceneggiato a puntate “La famiglia Benvenuti” con l’attore protagonista Enrico Maria Salerno e l’attrice Valeria Valeri ed in seguito viene incaricato come assistente per le riprese del film “La ragazza con la Pistola” regia Mario Monicelli con l’attrice Monica Vitti e
l'attore Carlo Giuffré.
Nel 1970 partecipa in qualità di assistente durante le riprese del film “Giù la testa” regia Sergio Leone. Nello stesso anno viene incaricato dalla “Report Film”, appalto Rai, per sviluppare un documentario nel continente africano, "I giochi dei Bimbi nel Mondo", attraversando il deserto Arabico con dei fuoristrada ottiene le prove filmate che i bambini privi di qualunque
informazione nazionale ed internazionale naturalmente fanno tutti gli stessi giochi, come il resto dei bambini di altri paesi. Sempre nel 1970 viene chiamato dal settore cinematografico Rai appalto studio “D” di Roma, ricevendo l'incarico per numerosi servizi giornalistici ed in seguito per lo studio “Dodi” di Roma viene inviato frequentemente per i servizi parlamentari, iscritto come giornalista all' Ordine del Lazio
n. 03500800090254360.
Dal 1971 al 1977 viene trascinato nella strada della documentaristica e del reportage straordinario, seppur la sua passione e predisposizione rimaneva
il cinema. Nello stesso anno sostituisce il regista Aldo Brandoni coinvolto in un incidente automobilistico poco prima della realizzazione di una serie di documentari per la Rassegna Nazionale del Film industriale, riceve l’incarico per i documentari “Ceramica viva”, “Le barche della vacanza”, “Macchine per il legno”, “Nautica da diporto”, detti documentari sono stati presentati e selezionati alla XIV Rassegna Nazionale del Film industriale, Massimiliano Terzo riceve il Nastro d’Argento. Sempre negli anni'70 viene inviato dalla Rai troupe esterna per il reportage ex Unione Sovietica incontri diplomatici.
In seguito viene inviato in Thailandia ai confini con la Cambogia per realizzare un reportage sulle condizioni dei profughi cambogiani che fuggivano dal regime dei Khmer Rossi guidati dal dittatore Pol Pot.
Successivamente viene incaricato come operatore di ripresa per i seguenti lungometraggi “Per chi suona la Campana”, “Pistole e pane”, “Percorsi sacri”, "Sculture moderne", il mediometraggio per i scultori Nino Franchina e Valeriano Trubbiani e “Terra viva”, i primi tre furono presentati ed selezionati alla XXIX Mostra Internazionale dell’ Arte Cinematografia del 35 mm, "Sculture moderne" viene presentato alla XXXI Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, riscuotendo critiche positive. "Terra viva" viene presentato e selezionato al XXX Festival Internazionale del Cinema, svolto a Salerno, dove ottenne critiche positive per i criteri di cinematografia applicati.
Nel 1978 viene chiamato dalla Rai Torino, per lo sceneggiato “Bel Ami” con Corrado Pani, Veronica Lario regia Sandro Bolchi.
Nel 1980 viene incaricato dalla "Report Film" per la realizzazione di filmati
di cronaca sul terremoto di Napoli.
Dal 1981 al 1987 viene chiamato dal DIFEASSIST (Ministero della Difesa) per organizzare numerose manifestazioni per la cultura del soldato.
Nel 1983 viene inviato in Libano per realizzare filmati sul complesso conflitto bellico, durante la sua carriera ha realizzato ventisei documentari. In seguito viene chiamato dall'Istituto di Cinematografia e Televisione
in qualità di docente, dopo un anno abbandona l’insegnamento per dedicarsi al teatro.
Nel 1985 riapre l’antico teatro “Duse” di Roma, ne cura la ristrutturazione
e la programmazione per oltre un ventennio.
Dal 1985 al 1989 produce e dirige la regia nelle opere: “Il malato
immaginario” di Molière, “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello, “La locandiera” e “Un curioso accidente” di Carlo Goldoni, “Cesare e Cleopatra” di George Bernard Shaw, “La bisbetica domata” di William Shakespeare. Successivamente è autore e regista delle opere "Un té da pazzi" e "Indietro non si torna".
Dall’1989 fino all’1993 inventa, organizza e produce le stagioni "EURMUSE" per "Estate Romana", la manifestazione ebbe luogo tra i marmi e le colonne del Parco del Museo della Civiltà Romana unico spazio dell’E.U.R.
di gestione del Comune di Roma, un ampio spazio con una capienza di ben 6.000 posti, con un palcoscenico a ferro di cavallo, l'organizzazione
si prestava particolarmente a diverse tipologie di manifestazioni altamente culturali, si trattava dell’anfiteatro più grande d’Italia, adatto alla lirica, alla prosa, alla danza, alla musica in generale. Sul palco dell'EURMUSE sono stati ospiti diversi personaggi importanti quali Renato Greco, Massimo Moricone, Vittorio Biagi, Patrizia Salvatori e molti altri. Partecipò anche il direttore d'orchestra Maurizio Rinaldi e l'attrice Franca Valeri, molto appassionata di lirica, dirigendo la regia del “Il Barbiere di Siviglia” di Gioachino Rossini, “Rigoletto” di Giuseppe Verdi. Massimiliano Terzo con la sua “EURMUSE” strinse accordi internazionali con la Moldavia, Polonia, Francia, Giappone e Russia.
Nell'inverno dell’1991 transitando per la Galleria Colonna oggi Galleria Sordi proponeva al Comune di Roma un concerto sinfonico durante
il periodo natalizio, nonostante lo scetticismo dell’ufficio cultura del Comune, che per via del clima freddo non vedeva opportuna un’orchestra sinfonica, Massimiliano Terzo ottenne i permessi e per tre giorni ebbe luogo il concerto sinfonico con la collaborazione dell'attrice-regista Franca Valeri, che l’anno successivo si ripete con un concerto lirico. Sempre nel 1991 viene inviato per la realizzazioni di filmati sul conflitto bellico etnico serbo - croato ed in seguito per il conflitto bellico etnico serbo - bosniaco, i filmati realizzati furono diffusi a livello internazionale.
Dal 1994 al 1998 Massimiliano Terzo viene nominato nell'ottava commissione revisione cinema all'epoca Presidenza Consiglio dei Ministri (ex Ministero Turismo e Spettacolo) in rappresentanza dei registi.
Dal 2003 è fondatore e responsabile del periodico Bosal Newspaper.
Massimiliano Terzo rimasto sensibilizzato dalla permanenza in zone belliche volge la sua attenzione verso i meno fortunati portatori di handicap, è ideatore e promotore del Teatro Therapy, quale terapia supportiva che si bassa su principi comunicativi inclusi nel teatro e per le diverse forme di patologie psichiche con un coinvolgimento controllato dal metodo espressivo comunicativo che induce spontaneamente la persona affetta da disturbo psichico ad isolare il disturbo stesso. Successivamente
viene chiamato dall’P.R.A.P. del Ministero Grazia e Giustizia per il “Progetto Orizzonte”, uno studio per l’applicazione terapeutica del recupero di coloro che scontano pene presso le case circondariali che comprende la formazione ed inserimento professionale e sociale mediante
formazione artistica ma Lui, per mancanza di tempo, non prende parte del progetto seppur ne è l’autore. Fonda una O.N.L.U.S. per l’ippoterapia.
Nel 2006 - 2007 viene chiamato negli Stati Uniti per due film di produzione statunitense, responsabile della regia delle seconde unità.
Massimiliano Terzo fonda l’Accademia Cinema e Tv con sede a Roma Cinecittà in via Lucrezia Romana 13, quale nucleo di esperti tutti con esperienza nel cinema ultra-quarantennale, una struttura che applica lo studio e la ricerca prevalentemente per il cinema, il cui obbiettivo è
il metodo ed il criterio per formare i nuovi cineasti, sia attori che tecnici, portandoli su set cinematografici all'interno di film con ruoli per attori
e incarichi professionali per i tecnici, dando loro una posizione contributiva, di fatto un vero inserimento nel mondo lavorativo del cinema e dello spettacolo in generale.
Incarico per le riprese e la post-produzione del "Festival Italia in the World",
il primo Festival del Docufilm italiano nel mondo con platea virtuale,
in collaborazione con Rai Cinema, Rai Cinema Channel, Rai Italia, Anica, Ministero degli Affari Esteri ecc., il Festival ha ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Attualmente il Festival è
visibile online sulla piattaforma Rai Cinema.
LIBRI
"Il manuale dei cavalieri"
"Le anime di Cristallo"
A soli 18 anni ero alle prese con una ARRIFLEX 35 mm,
chassis da 60, montata su un cavalletto "CARTONI" leggero, la torretta girevole degli obiettivi è visibilmente modificata per l' applicazione di uno zoom, un'innovazione,
tempo di esposizione fisso 1/48 sec. con otturatore a farfalla a 180 gradi specchiato per il reflex in mirino, era
una macchina da ripresa prevalentemente per esterni
di utilizzo documentaristico, molto stabile nella fissità
dell'immagine per via di una contro griffa nel trascinamento della pellicola che era di 24 fotogrammi al secondo, il motore era alimentato a corrente continua per
mezzo di una batteria al piombo che l'operatore
spesso era costretto a portare in spalla quando la macchina da ripresa era utilizzata in movimento a mano. Quanto peso e che fatica ma che passione!! Oggi
un cimelio, all'epoca un'orgoglio averla in incarico
professionale.